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News per Miccia corta22 - 03 - 2008 G8, la Sinistra Arcobaleno contro il Pd. Bertinotti: da Amato propaganda sfacciata
( "Veltroni
dimentica che lui e il suo partito furono tra i primi a lasciarci soli" PAOLA COPPOLA ROMA - Il
ministro dell'Interno ha puntato il dito contro l'indifferenza della politica
su quei fatti sanguinosi. «Ci siamo stati dalla sera stessa della repressione
con la denuncia di quello che è accaduto. Da lí è partita una incessante
denuncia nel silenzio colpevole di coloro che ora dicono che c'è stato
silenzio», gli ha risposto Fausto
Bertinotti, ricordando che l'attuale ministro dell'Interno «era presidente
del Consiglio fino a due mesi prima di Genova». Il leader della Sinistra
Arcobaleno ha detto anche di essere «sconvolto dalla sfacciataggine su Genova e
il G8» del Pd. «Il fatto è che su Genova loro hanno le loro responsabilitá , noi
no perché stavamo da un'altra parte e ci siamo sempre battuti per la veritá ». Le parole
di Amato sono «un capolavoro di opportunismo politico per tutelare il suo
futuro» per Vittorio Agnoletto, ex
portavoce del Genoa social forum e oggi europarlamentare perché «si autoassolve
facendo ricadere le responsabilitá sulla polizia penitenziaria, ridimensiona le
responsabilitá di De Gennaro, allora
capo della Polizia, e assolve anche Fini
che in quei giorni era nella sala operativa dei carabinieri a Genova».
Agnoletto ha poi ricordato: «Come movimento non siamo riusciti a bucare il
silenzio della politica che ha cercato di mettere sotto il tappeto in fretta i
giorni di Genova, perché quello che è successo era scomodo per tutti. Se oggi
se ne discute è per il lavoro di un gruppo di magistrati coraggiosi. Che hanno
un ruolo ben diverso dalla commissione parlamentare d'inchiesta che Amato non
vuole: a loro il compito di accertare le responsabilitá penali, alla
commissione quelle politiche». Contro la
lettura fatta da Amato degli abusi commessi a Bolzaneto anche la senatrice Manuela Palermi, capogruppo Verdi-Pdci:
«I colpevoli sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che si sono
scatenati contro i "comunisti". Troppo facile e troppo comodo». Sul
ministro dell'Interno e sul Pd piove anche l'accusa di essere tornati a parlare
di Genova in nome di una strategia pre-elettorale. In una lettera a Repubblica,
Gennaro Migliore, capogruppo Prc
alla Camera, Giuseppe De Cristofaro,
segretario regionale Campania del Prc, e Michele
De Palma, responsabile Enti locali Prc, scrivono: «Alcuni di quelli che non
c'erano arrivano adesso a urlare il loro sdegno. Meglio tardi che mai, se fosse
sincero. Non ci sembra che sia cosí. Veltroni dimentica che lui e il suo
partito furono i primi a lasciarci soli. Il ministro Amato denuncia ma senza
trarne alcuna conseguenza concreta». E, ancora, Francesco Caruso ha accusato il Pd di «speculazione» alla vigilia
delle elezioni e Paolo Ferrero ha ricordato che con il Pd non si è riusciti a
fare una commissione d'inchiesta. Duro anche Paolo Cento: «Il ministro apra gli armadi del Viminale e dia un
contributo all'accertamento delle responsabilitá politiche». Carlo Leoni, vicepresidente della
Camera, ha chiesto a Veltroni di chiarire «la proposta del Pd». Anche dal Sappe
(il sindacato autonomo di polizia penitenziaria) critiche al ministro: «a
Bolzaneto c'era anche - e non principalmente -
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