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News per Miccia corta23 - 02 - 2008 Il cuore nero dei giovani d`Italia. Viaggio alla scoperta dell`ultradestra(la Repubblica, 23 febbraio 2008)
A Roma i "camerati" sfondano nelle elezioni nei licei e nelle universitá di CONCITA DE GREGORIO![]()
ROMA - I balilla che governano la "Cosa nera", parlamento delle scuole romane, non si riconoscono dalla divisa: non ce l'hanno. Nemmeno quella diffusa sui giornali da foto d'archivio: ray-ban a goccia specchiati e bomber di pelle, capelli cortissimi. Non si usa piú: sono i piú grandi semmai a bardarsi ancora cosÃ, gli ultra ventenni e Cesare Previti quando si veste da giovane, la domenica mattina. I ragazzini di 15-17 anni eletti in liste di destra che gestiscono gli 80mila euro della Consulta provinciale studentesca insieme alla gloria di aver defenestrato la sinistra da sempre al potere sono indistinguibili da migliaia di loro simili. Dunque vediamo, oggi. Oggi al Tufello, periferia romana, c'è qualche centinaio di studenti di sinistra che sfila in mezzo ad una impressionante saracinesca di polizia: ricordano Valerio Verbano, studente dell'Archimede ucciso dai fascisti nell'80, sua madre apre il corteo. Esprimono solidarietá a Simone, ex studente dell'Aristofane di Vigne Nuove picchiato qualche giorno fa da una spedizione punitiva del Blocco studentesco, falange scolastica della Fiamma. Il Blocco - sede principale a Casa Pound, centro sociale di destra - ha conquistato quest'anno 55 rappresentanti alla Consulta. Uno di loro è Giorgio Evangelisti, 17 anni, studente del Convitto nazionale fin da quando era in terza elementare. Il Convitto è la scuola della classe dirigente, fama di rigore estremo. Giorgio dice che "è l'ora di finirla con questa storia che siamo violenti e razzisti. Al corteo per le foibe c'erano quattro ragazzi di colore, uno di loro è attivista nella sezione di Roma Nord. Picchiare ci si picchia, ogni tanto, succede da sempre. Peró quando noi abbiamo fatto volantinaggio davanti al Tasso due mesi fa sono venuti a menarci con caschi e bastoni, una cosa organizzata, non dico bugie, e non ne ha parlato nessuno. Fa notizia, la violenza, solo quando fa comodo a sinistra". Non è proprio cosÃ, questa è una versione di Giorgio, parte in causa. Dice anche che è una bugia che la destra cresca solo in periferia e la sinistra mantenga le roccaforti del centro storico. Vediamo la mappa delle scuole, come è cambiata. Fortino del Blocco è il Farnesina, scientifico di Vigna Clara: è là che è cominciata la prima occupazione della Destra "perché non se ne poteva piú di far lezione nei container, ci pioveva dentro". Due del Blocco sono eletti al liceo classico Visconti, piazza del Collegio romano, la sede del processo a Galilei. Al Righi, lo scientifico piú rinomato della cittá , il rappresentante di istituto è di Azione studentesca, braccio nella scuola di Azione giovani. Il Giulio Cesare, un tempo classico di destra, ha oggi un esponente di sinistra e uno cattolico. Restano "rossi" il Mamiani, il Virgilio, il Tasso. La destra va fortissimo allo scientifico dei Parioli, l'Azzarita, dove il Blocco raccoglie firme per far intitolare l'aula magna a Nanni De Angelis. "Sa chi è? - domanda Evangelisti - un ragazzo degli anni Settanta". Due consiglieri di destra sono stati eletti al classico Nomentano, uno allo scientifico Benedetto da Norcia, due al tecnico Armellini di San Paolo fuori le mura. Non si parla solo di Ostia, dunque. Andrea Moi cita il coraggio del giovane eletto con As al Machiavelli di via dè Volsci, quartiere San Lorenzo, roccaforte storica della sinistra radicale, Radio popolare e controcultura militante. "Peró non lo nomini per favore perché magari a scuola non lo sanno che è di destra". Ecco, magari non lo sanno. La novitá è che il 65 per cento degli studenti romani ha votato a destra ma magari, una parte almeno, non lo sa. Azione studentesca ha uno slogan che dice "Contro lezioni tristi e grigi professori, per una scuola capace di divertire e unire": un programma capace di raccogliere l'unanimitá dei consensi. Quando il Blocco chiede "piú ore di ginnastica" non lo fa esponendo un manifesto di prestanza fisica neomussoliniana, sui manifesti delle elezioni scolastiche ci sono gli eroi del film western e Bart Simpson quello dei cartoni animati, e poi fare piú ginnastica vuol sempre dire fare meno greco e estimo. Per arrivare allo scacco del due a uno (la Cosa nera vede 15 consiglieri alla destra, 10 alla sinistra) le due liste romane di destra, fra i quattordicenni, hanno fatto "propaganda sulle cose". Aule piú belle, libri e cd meno cari, piú ginnastica e piú gite. L'anticomunismo un sottile sottofondo, scenario per ora marginale. Intanto stare meglio, divertirsi di piú. Poi è alle manifestazioni politiche che tornano fuori i simboli, le croci runiche e le aquile. Arrivano i venti e anche trentenni, lÃ. Sono loro che menano la danza. L'8 febbraio era previsto un convegno della Consulta al teatro Brancaccio. Tema: "Istria, Slovenia, Dalmazia: anche le pietre parlano italiano". Dopo tanti convegni sulla Resistenza, dicono i balilla, ora che il vento è cambiato finalmente uno sulle foibe. Perissa, il responsabile scuola: "Purtroppo 15 attivisti del collettivo del Virgilio hanno tirato un fumogeno nel teatro, Costanzo ha ritirato la disponibilitá della sala, duemila studenti pacifici sono rimasti per strada. La riprova questo che non è un paese libero". Le cronache di quel giorno raccontano una storia diversa. Scontri violenti in via Nomentana fra adulti neofascisti e studenti delle scuole del centro. Nel blog di Casa Pound peró c'è scritto che non bisogna leggerli i giornali. La veritá è nella "forza dell'azione". La rivoluzione è la nostra: "Sveglia bastardi, la ricreazione è finita". Marx, ha stancato: "Dopo Marx, aprile". Una nuova primavera invisibile, per alcuni inconsapevole. Ma si sa che la coscienza politica si forgia con costanza: a tredici anni voti per la gita in Abruzzo, a sedici per i computer nuovi in aula d'informatica. Le foibe dopo, c'è tempo.
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