(il manifesto)
Giulia d'Agnolo
Vallan
Il 19 gennaio scorso la Corte suprema degli
Stati Uniti ha cancellato la sentenza di un tribunale d'appello federale che
aveva annullato la condanna a morte a Mumia Abu-Jamal, giornalista ed ex membro
delle Black Panther, per un vizio procedurale nelle istruzioni date alla giuria
durante il processo del 1982. Chiedendo alla corte del terzo distretto di
riconsiderare quella decisione, il massimo tribunale statunitense sembra aver
riportato il destino di Abu-Jamal piú vicino all'esecuzione.
La motivazione
dei supremi giudici avrebbe fatto riferimento al caso di un neonazista di
Cleveland, Frank Spisak, la cui condanna a morte non è stata
commutata in ergastolo (come il terzo circuito d'appello suggeriva nel caso di
Abu-Jamal) nonostante problemi procedurali simili a quelli verificatosi nel caso
di Mumia. Se la corte d'appello riconosce delle analogie tra i due casi, la pena
capitale per Abu-Jamal potrebbe in effetti essere ripristinata.
«Ci vorranno
comunque anni» ha detto al Philadelphia Inquirer Hugh Burns,
incaricato di gestire l'appello per conto della procura di Philadelhia. Da parte
sua, l'avvocato di Mumia, Robert Bryan, ha dichiarato che «ci
sono forti differenze tra i due casi. Ma che, dal punto di vista del condannato,
quando si parla di pena di morte, la battaglia è sempre in salita».
Il
ricorso d'appello dunque continua il suo iter (era iniziato nel 2001, quando il
giudice William H. Yohn rifiutó tutte le argomentazioni di
incostituzionalitá del processo sottoposte da Mumia e dai suoi legali, eccetto
quella relativa alla formulazione dell'opzione pena di morte/ergastolo). Ma
continuano anche gli sforzi per invalidare il processo originario aprendone uno
nuovo: cosa che Mumia ha sempre chiesto, invano. ሠquesto l'oggetto delle
petizioni indirizzate a Barack Obama e al suo ministro della
giustizia, Eric Holder. Una cosa che probabilmente complica un ipotetico
intervento diretto della casa Bianca è il fatto che Ed Rendell, attuale
governatore della Pennsylvania, ex presidente del partito democratico, ex
sindaco di Philadelphia e importantissimo alleato prima per Hillary
Clinton e poi per Barack Obama (che aiutó a vincere nel suo stato), è
proprio colui che in qualitá di procuratore distrettuale tracció le linee guida
e la strategia dell'accusa nel processo originario contro Mumia
Abu-Jamal.