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News per Miccia corta23 - 07 - 2009 CINEMA: A TORONTO IN ANTEPRIMA MONDIALE `LA PRIMA LINEA`
nella sezione Special Presentations, di La Prima linea, il film di Renato De Maria sul terrorista Sergio Segio, con Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno, è una svolta nel percorso accidentato che per la pellicola è iniziato prima di andare sul set. Liberamente ispirato a Miccia Corta di Segio, l'ex comandante Sirio di Prima Linea, condannato a 30 anni per l'omicidio del giudice Emilio Alessandrini, il film, che arriverá in sala il 27 novembre, racconta l'assalto al carcere di Rovigo avvenuto nel 1982 ad opera di Segio per la liberazione di Susanna Ronconi (Mezzogiorno), la sua compagna, e altre tre detenute. Sandro Petraglia, Ivan Cotroneo e Fidel Signorile sono gli autori del copione "forte, responsabile, equilibrato", come loro stesso lo hanno definito nei mesi scorsi quando la strada per avere il finanziamento pubblico da parte del Ministero per i Beni Culturali dopo le proteste delle associazioni vittime del terrorismo si era fatta ardua. "E' un film molto delicato, molto difficile - ha detto Giovanna Mezzogiorno - peró devo dire che la sceneggiatura è veramente ottima, molto corretta, assolutamente non a favore dei terroristi: non li esalta non li rende eroi". Nell'assegnare, nello scorso dicembre il finanziamento pubblico di 1,7 milioni di euro (il budget totale del film è di circa 5 milioni), la produzione si è impegnata nella fase di promozione "a non utilizzare nessuno dei protagonisti reali della storia e a non dare tribune ad ex terroristi". A conferma dell'impegno preso dalla produzione, nessuno dei proventi del film andrá in favore dei reali protagonisti della vicenda. I primi problemi per la pellicola erano nati dopo la presentazione al festival di Locarno del Sol dell'avvenire di Gianfranco Pannone, su cui è insorta l'Associazione in memoria dei caduti per fatti di terrorismo, delle forze dell'ordine e dei magistrato. Il ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi promise che "d'ora in poi nessun finanziamento su questi temi sarebbe stato piú erogato senza il consenso dei parenti delle vittime". Dopo l'audizione di alcune associazioni di parenti tra cui Aiviter, Memoria, Unione Familiari vittime per stragi e per telefono anche Maria Teresa Furlan, figlia del pensionato morto nell'assalto di Rovigo, la Commissione aveva rinviato l'attribuzione del finanziamento, arrivata due mesi dopo. A marzo poi si era scagliato contro la pellicola, in un'intervista su Libero, il generale Dozier, sequestrato dalla BR nel 1981 e poi liberato dalla polizia italiana. Secondo l'ex generale, "il film andrebbe 'fermato'". Gli aveva risposto Andrea Occhipinti, che ha coprodotto La prima linea con il sostegno di RaiCinema, Sky e dei fratelli Dardenne. Occhipinti ha sottolineato come il libro di Segio da cui è tratto il film, "non esalta la sua esperienza" ma - dice Occhipinti - dá "una sofferta testimonianza che perviene a una radicale critica della violenza politica e delle armi". Il produttore ha invitato a giudicare il film una volta visto: "Instaurare un metodo di censura a priori vuol dire rinunciare non a polemizzare, che sempre si puó fare ma a ragion veduta, bensí a conoscere". (ANSA).
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